“Mi chiamavo Salmon, come il pesce. Nome di battesimo: Susie. Avevo quattordici anni quando fui uccisa, il 6 dicembre del 1973“. Inizia così “Amabili resti” (Edizioni e/o 2009) di Alice Sebold. Susie è stata prima stuprata, poi uccisa e fatta a pezzi dall’apparentemente innocuo Mister Harvey, il vicino di casa, il quale è invece un feroce serial killer. Ora la giovane si trova nel suo Cielo in uno spazio compreso tra la terra e il paradiso e segue con angoscia le vicende delle sua famiglia distrutta dalla sua morte.
Il padre Jack, la madre Abigail, la sorella di un anno più giovane Lindsay, Buckley il fratellino di quattro anni e il cane Holiday vivono a Norristonn in Pennsylvania in una villetta uguale alle altre; dal suo Cielo Susie li veglia angosciata divisa tra il desiderio che sia fatta giustizia e che piano piano la famiglia riesca a superare il profondo dolore “avevo accettato l’idea di non poter più stare con loro”, mentre l’assassino forse si prepara ad uccidere nuovamente…
Alice Sebold ha scritto “The Lovely bones“ nel 2002 autentico romanzo-rivelazione, il cui volume è diventato il più grande successo editoriale di un’opera prima, circa due milioni di copie vendute negli USA, dai tempi di Via col vento di Margareth Mitchell. Dal libro il regista Peter Jackson ha tratto l’omonimo film uscito in Italia il 12 Febbraio i cui interpreti principali sono Saoirse Ronan (Susie), Rachel Weisz (la madre), Mark Whalberg (il padre) ed una bravissima Susan Sarandon nei panni di Nonna Lynn.
Lo stile dell’autrice è senza fronzoli, essenziale, a volte necessariamente crudo. È un giallo ma anche un delicato, allegro e accattivante racconto della vita della famiglia Salmon che cerca di sopravvivere senza la primogenita ed è l’io narrante di Susie che porta avanti la storia. Ma come e qual’era la vita di Susie? La bambina si descrive attraverso i versi del poeta spagnolo Juan Ramòn Jiménez “Se vi danno un foglio squadrato, scriveteci sopra dall’altro lato“. Questa era Susie che disprezzava “gli ambienti rigidamente strutturati“, la quale da grande avrebbe voluto fare la fotografa naturalista, che aveva appena dato il suo primo bacio a Roy Singh.
Efficaci ed intensi sono i ritratti che la Sebold fa dei genitori, i quali reagiscono diversamente alla perdita della primogenita: Jack intuisce subito che Mister Harvey è l’assassino della propria figlia ma non ha le prove e ciò lo distrugge e lo deprime lentamente e profondamente. Abbie invece si trova incapace di sostenere un dolore troppo grande da sopportare ed abbandona marito e figli, mentre chi si rivela la più forte in famiglia è Lindsey dalla grande intelligenza e perspicacia. Un romanzo che prende, cattura e che fa definire eroi del quotidiano i Salmon che sono stati toccati da una tragedia senza una spiegazione razionale.
Nel frattempo Susie resta sempre prigioniera del suo mondo perfetto, nel suo limbo, lo stesso mondo perfetto nel quale si trovava imprigionato il pinguino con una sciarpa a righe bianche e rosse situato sulla scrivania di Jack dentro la palla di neve e che tanto affascinava la bambina preoccupata della solitudine dell’animale. Gli amabili resti che danno il titolo al romanzo non sono solamente i poveri resti mortali dell’adolescente, ma soprattutto i brandelli di vita andati in mille pezzi di una famiglia un tempo normale, felice e perfetta. “Ecco gli amabili resti cresciuti intorno alla mia assenza; i legami – a volte esili, a volte stretti a caro prezzo, ma spesso meravigliosi – nati dopo che me n’ero andata”.
Alice Sebold è nata il 6 Settembre 1963 a Madison nel Wisconsin. Nel 1999 ha pubblicato Lucky (Edizioni E/O 2003) un libro di ricordi sullo stupro subito nel 1981, quando studiava all’Università di Syracuse. Nel 2002 Alice Sebold ha pubblicato Amabili resti, successo editoriale in tutto il mondo. Nel 2007 le Edizioni E/O hanno pubblicato La quasi luna. L’autrice vive in California con il marito lo scrittore Glen David Gold.
Autore: Alice Sebold
Titolo: Amabili resti
Editore: E/O
Anno di pubblicazione: 2009
Prezzo: 18 euro
Pagine: 345