Si spengono le luci, è il momento di andare in scena. Sì, questo è il mio mondo. E quando l’ho capito è stato per sempre. Eleonora Abbagnato etoile dell’Opera di Parigi ha voluto raccontare sé stessa con un libro facile e delicato che porta i lettori nel percorso della sua vita: un percorso straordinario, costruito con passione e perseveranza che l’ha portata dove voleva arrivare. In “Un angelo sulle punte” (Rizzoli, 2009) leggiamo di quando la piccola Eleonora si è innamorata della danza a quattro anni ad opera di sua madre.
E’ stato un amore immediato, tanto da farle passare gli anni dell’ infanzia più in compagnia della sua maestra di danza Marisa che della mamma. “E’ strano quando hai una passione dentro non ti rendi conto che sei nata senza, che hai passato giorni, mesi, anni ignorandola, facendo altre cose”.
Così è iniziata la carriera di una grande ballerina che per la sua passione ha anche lasciato la sua terra, la sua Sicilia, per andare a studiare all’estero, a Montecarlo, per trasferirsi poi definitivamente a Paragi dove tutt’ora vive e lavora. Una carriera brillante come tutti conosciamo ma che riserva anche momenti difficili di solitudine e malinconia. La Abbagnato vuole condividere questo stato d’animo coi suoi lettori raccontando con sincerità le sue emozioni più intime. Così veniamo a conoscenza che anche un’etoile ha i suoi momenti di debolezza quando dopo lo spettacolo si trova in camerino sola e stanca.
Il pensiero di Eleonora in quei momenti va alla sua Sicilia, “fatta di tinte nette, precise, vive quasi da poterle toccare,annusare“così diversa da Parigi.
Ma Parigi ora è casa, lavoro e successo e non merita certo ingratitudine per questo l’artista ha imparato ad amare anche questa città straniera e la casetta che si è comprata a Montmartre che ha riempito di quegli angioletti che le piacciono tanto e che affollano appesi al soffitto il suo salotto. Ma il vero angelo è lei, bionda, bella e desiderata da tutti i più grandi coreografi internazionali, ma anche da grandi stilisti e star della musica, un angelo che è arrivato in vetta. Un angelo sì, ma anche una donna, e che come donna sente la voglia di amare ed essere riamata, ma che non ha ancora trovato l’anima gemella che cerca e sogna.
Il libro non ha pretese e con semplicità vuole raccontare la determinazione di una giovane donna che in breve tempo è arrivata al successo, senza dubbio uno stimolo per tutte le ragazze che amano la danza e che vogliono intraprendere la dura carriera della ballerina. Certamente qualche riflessione viene spontanea, Eleonora Abbagnato, da quanto racconta, ha avuto un percorso agevolato sia dalla famiglia che dalla fortuna, ma questo, naturalmente, non è sottolineato per mettere in discussione il suo riconosciutissimo talento.
Eleonora Abbagnato nasce a Palermo nel 1978, dove inizia a studiare danza all’età di quattro anni. Continua i suoi studi a Montecarlo, a Cannes, e a quattordici anni è ammessa alla scuola dell’Opéra di Parigi sotto la direzione di Claude Bessy. Entra nel corpo di ballo nel 1996. Nel 2001 diventa prima ballerina. Ha lavorato con coreografi classici e contemporanei di fama mondiale, fra cui Roland Petit, Pina Bausch e William Forsythe. Curiosa ed eclettica, fa la sua prima apparizione televisiva a dodici anni con Pippo Baudo, è protagonista del film Il 7 e l’8 di Ficarra e Picone e nel 2009 presenta con Paolo Bonolis il Festival di Sanremo. Ha un legame intenso con alcuni stilisti come Dolce&Gabbana, ma la sua vera passione resta una sola: la danza classica.
Autore: Eleonora Abbagnato
Titolo: Un angelo sulle punte
Editore: Rizzoli
Anno di pubblicazione: 2009
Prezzo: 17 euro
Pagine 112