Siamo nel 2035. Lo Stato, governato da un regime dittatoriale, impone tasse sui sogni della gente e ne controlla il sonno attraverso una macchina infernale chiamata X-19. Una schiera sempre più insoddisfatta di insonni vive passivamente le propria esistenza tra guai con la polizia onirica e distorsioni della realtà che possono diventare fatali. È questo il mondo in cui vive Bob, il protagonista di “Memorie di un sognatore abusivo” (Edizioni Spartaco, 2009), il nuovo romanzo di Paolo Pasi, scrittore e giornalista della Rai.
In un mondo futuristico in cui sognare può costare molto caro, Bob sembra avere la particolare dote di fare sogni fuori dalla norma, quanto a creatività e potenza eversiva. Stanco dello stato di alienazione in cui vive e alla ricerca costante di un modo di opporsi all’ingiustizia del regime, Bob decide di tenere uno psicodiario in cui annotare i fatti salienti della sua vita da insonne romantico, perseguitato dal fisco e dalla polizia onirica. L’unica speranza di riscatto, oltre all’amore di Mara, sua ex moglie perduta per via dei debiti accumulati con i sogni, è costituita dalla misteriosa macchina del Fronte di liberazione onirica che sembra essere in grado di boicottare la X-19. Ma la realtà non è mai quella che sembra o si spera, soprattutto quando si ha a che fare con i sogni.
Paolo Pasi, primo autore italiano pubblicato da Edizioni Spartaco, riesce con spontaneità e bravura a coinvolgere il lettore con una storia dal sapore ahimè non troppo lontano dai nostri tempi. Capitoli brevi che facilitano una lettura godibile in ogni momento libero della giornata, una scrittura semplice e informale, una apprezzabile creatività futuristica, a tratti colorata di arguto sarcasmo, sono gli ingredienti ideali di una trama particolarmente architettata, in grado di far riflettere il lettore su alcuni aspetti della realtà senza però ammorbarlo con inutili elucubrazioni filosofiche o apocalittiche.
Chiunque abbia amato i romanzi di George Orwell o di Philip K. Dick non potrà non apprezzare “Memorie di un sognatore abusivo“, perché “se cambiare il mondo finisce per essere la vera illusione, l’anelito alla libertà riesce a sopravvivere solo grazie al sogno che alimenta la speranza“.
Paolo Pasi (1963, milanese) è giornalista alla Rai. Ha vinto due volte il premio giornalistico Ilaria Alpi e, nel 2005, il premio Giallomilanese. Nel novembre 2000 ha esordito con la raccolta di racconti “Ultimi messaggi dalla città” (ExCogita di Luciana Bianciardi, prefazione di Dan Fante). Altre raccolte di racconti, sempre pubblicate da ExCogita, sono “Storie senza notizia” e “Le brigate Carosello” (con prefazione di Fernanda Pivano). Il suo primo romanzo, “L’estate di Bob Marley“, è stato pubblicato da Tullio Pironti Editore nel 2007. Paolo Pasi è anche chitarrista rock.
Autore: Paolo Pasi
Titolo: Memorie di un sognatore abusivo
Editore: Edizioni Spartaco
Anno di pubblicazione: 2009
Prezzo: 14 euro
Pagine: 214