“Se avesse preso il primo volo del mattino da Heathrow per Malaga, a quell’ora sarebbe già stata a destinazione da tempo”. Ne “L’ultima traccia” (Corbaccio, 2009) di Charlotte Link, traduzione di Alessandra Petrelli, Elaine Dowson sta per salire su un aereo dallo scalo di Heathrow diretta verso il sole e il caldo di Gibilterra per partecipare al matrimonio dell’amica la giornalista Rosanna Hamilton e sin dalle prime pagine si viene rapiti e presi dall’emozione.
In quella fredda ed umida sera del Gennaio 2003, mentre la giovane donna riflette sul fallimento della propria vita costretta ad accudire il fratello disabile Geoffrey, all’improvviso l’altoparlante annuncia ai viaggiatori che a causa nebbia ogni volo è sospeso fino al mattino dopo. Che fare? Un distinto sconosciuto notando la disperazione dipinta sul volto di Elaine le offre di pernottare a casa sua che si trova vicino all’aeroporto. La ragazza, che finora aveva condotto una vita tranquilla al riparo da ogni imprevisto, impulsiva accetta fidandosi per istinto delle buone intenzioni di Marc Reeve. Da quel momento però di Elaine si perderanno le tracce, scompare inghiottita nella nebbia londinese.
Nonostante Reeve proclami la sua innocenza e non ci sia nessuna valida prova a suo carico, il tarlo del sospetto ha rovinato la sua vita professionale e privata. Cinque anni dopo Rosanna in piena crisi matrimoniale, decide di occuparsi di questo caso irrisolto nell’ambito di una serie di articoli su persone svanite senza lasciare traccia. L’aiuta l’avvocato Reeve, ma il caso si presenta spinoso fin dall’inizio e la stessa vita di Rosanna viene minacciata.
Charlotte Link, una delle autrici tedesche più affermate con Die letzte Spur regala alla folta schiera dei suoi affezionati lettori un romanzo ad alta tensione, pieno di suspence, dove oltre alle vicenda di Elaine si intrecciano l’uccisione di una prostituta, la fuga presunta di una ragazza, uno scambio di identità e il ritrovamento di cadaveri vari… Il volume si legge in fretta, c’è curiosità di sapere che fine abbia fatto Elaine scomparsa dalla faccia della terra inspiegabilmente, senza un apparente perché ma attraverso le cinquecento pagine del volume i pezzi del puzzle torneranno al loro posto. Trama trascinante che ricorda uno dei tanti film di Alfred Hitchcock, il quale ci insegna che il delitto perfetto non esiste e che il colpevole viene sempre assicurato alla giustizia.
L’autrice, che ha esordito in Italia nel 2002 con La casa delle sorelle, classico romanzo sospeso tra passato e presente, da qualche anno si dedica molto agli psycho thriller con straordinario successo. Charlotte Link, con uno stile di scrittura molto scorrevole è sempre stata abilissima nel tratteggiare la psicologia dei suoi personaggi, inserendoli perfettamente nel paesaggio dove svolge la trama. La vita quotidiana con le sue scelte, drammi e momenti sereni si mescola al mistero della scomparsa di Elaine, mentre Rosanna continua ad indagare cocciuta e intenzionata a portare alla luce l’ultima traccia valida per la scoperta della verità.
Charlotte Link è nata a Francoforte nel 1963 da padre magistrato e madre scrittrice. Ha cominciato a scrivere il suo primo romanzo storico Die shöne Helena a 16 anni. Con i romanzi successivi si è confermata un’autrice di bestseller. Il suo primo libro pubblicato in Italia da Corbaccio è stato La casa delle sorelle (2002) che ha avuto quattro edizioni in pochi mesi. Tra i tanti titoli editi sempre dalla stessa Casa Editrice ricordiamo La donna delle rose (2003), Alla fine del silenzio (2004), Venti di tempesta (2006), Una difficile eredità (2007), Nemico senza volto (2008).
Autore: Charlotte Link
Titolo: L’ultima traccia
Editore: Corbaccio
Anno di pubblicazione: 2009
Prezzo: 18,60 euro
Pagine: 504