Presentato alla fiera di Roma “Più libri più liberi” “Litania di un arbitro” (66thand2nd, 2009), è un interessante libro del tedesco Thomas Brussig pubblicato da una casa editrice nuova ma ambiziosa. La figura del direttore di gara è una figura da sempre affascinante anche se vittima sacrificale del rito domenicale del calcio. In Italia gli arbitri non possono parlare dopo le partite, in Germania si.
Ma poco cambia: l’arbitro è colui che non sta da nessuna parte ma che per i tifosi sta sempre pro o contro una delle due compagini in campo. L’arbitro è poliziotto e giudice al tempo stesso e racchiude in sé quello che Gianni Mura ha chiamato “fascino dell’iceberg”.
Il momento in cui l’arbitro prende una decisione è un atto che possiamo definire rivoluzionario: espellere un giocatore è come colpire un nobile, una rivoluzione popolare dal basso. L’arbitro è un volontario al fronte. Tutti gli arbitri. Quelli dei campi di provincia delle categorie inferiori, quelli delle giovanili e anche quelli sotto le luci dei riflettori. Gli arbitri della finale della Coppa del Mondo, della Champion’s League, di una partita valevole per lo scudetto.
Si ricordano però gli arbitri negativi, non quelli positivi: è una rivoluzione spesso involontaria ma, nell’immediato, incredibilmente mirata. L’errore innesca il meccanismo della passione: quello che ogni domenica porta negli stadi (e davanti alle televisioni) di tutto il mondo milioni di spettatori.
Quella di Brussig è però una sferzante invettiva contro le ipocrisie della società. Come se il calcio fosse ancora una volta metafora della vita, in questo racconto palpitante in forma di monologo, si intravede la forza incalzante della storia e prendono vita i sentimenti più nascosti del nostro animo. Gli stimoli primitivi della violenza, il senso personalissimo di giustizia, il bisogno sempre e comunque di un capro espiatorio. Scintilla di tutto è la sentenza di un processo che vede Uwe Fertig, il protagonista, doppiamente e contraddittoriamente coinvolto: sullo sfondo una Germania sulla strada della riunificazione, l’Est che guarda all’Ovest come un fratello maggiore, un modello da seguire anche nelle sue contraddizioni.
Thomas Brussig è nato a Berlino Est nel 1964. Dopo la maturità ha svolto diversi lavori e ha studiato sociologia e drammaturgia. Autore di romanzi, testi teatrali, sceneggiature, saggi e articoli, Brussig è uno dei giovani talenti del panorama letterario tedesco e, a vent’anni dalla caduta del Muro di Berlino, una delle voci più incisive e ascoltate del dibattito sulla vita nella Germania Est e sul processo di riunificazione. Nel 1995 ha raggiunto la popolarità con Eroi come noi; grande successo anche per In fondo al viale del sole (in Italia entrambi editi per Mondadori, rispettivamente nel 1999 e nel 2001). I suoi libri sono tradotti in 29 lingue. Nel 2010, sempre per la collana Attese, uscirà Leben bis Manner, palpitante monologo di un allenatore di calcio.
Autore: Thomas Brussig
Titolo: Litania di un arbitro
Editore: 66thand2nd
Anno di pubblicazione: 2009
Prezzo: 10 euro
Pagine: 92