Nel romanzo in parte autobiografico, “Il suo primo americano” (Cargo 2009), di Lore Segal traduzione di Francesca Gerla e Marina Nazzaro, la viennese Ilka Weissnix “… era in questo paese da tre mesi quando fece un viaggio verso ovest e si imbatté nel suo primo americano” L’uomo è Carter Bayoux, maturo giornalista ed intellettuale anticonformista di colore dalla forte personalità. INTERVISTA/Leggi le parole dell’autrice
Quando si ritroveranno nella New York della fine degli anni Cinquanta, nel cuore del paese in pieno fermento dopo essere uscito vittorioso dalla Seconda Guerra Mondiale, l’uomo e la donna apparentemente diversi ma con molte esperienze in comune si innamoreranno cercando così di combattere il razzismo, nell’America segregazionista di quel periodo, quello verso gli ebrei causa della cacciata di Ilka da Vienna e quello nei confronti degli antenati di Carter condotti in schiavitù da secoli.
Her First American, un classico della letteratura americana contemporanea pubblicato ora nella collana Biblioteca di Cargo, è la storia d’amore di due mondi che si incontrano. Lei Ilka giovane ebrea austriaca che ha vissuto sulla propria pelle il dramma delle persecuzioni naziste e lui Carter, disilluso dalla vita e con problemi di alcolismo. Nella New York dell’intellighenzia nera, nella Harlem dei jazz club e nelle case del Connecticut l’educazione culturale e sentimentale della timida viennese prosegue. Questa volta è la colta, liberal e civilizzata America che assume i panni di Carter che dà lezione di stile e di vita all’ingenua Europa che si lecca ancora le profonde ferite ricevute durante l’ultima guerra. L’esatto contrario di ciò che avviene nei romanzi di Henry James il più inglese degli scrittori americani, dove i personaggi vengono formati dalla sofisticata e vecchia Europa.
Lore Segal, con una scrittura impeccabile e nitida, memorabili gli scambi di battute tra i due protagonisti, che sa dare rilievo anche ai personaggi minori, ha posto in luce due questioni sempre attuali: quella degli amori misti, come dimenticare il film Indovina chi viene a cena di Stanley Kramer del 1967, e del razzismo, spettro che aleggia tuttora. Horace, il giovane attivista nero che la giovane Lore conobbe nei primi anni Cinquanta negli USA che è il modello di Carter Bayoux, sarebbe orgoglioso di sapere che per la prima volta la festa dell’Indipendenza Americana, il 4 Luglio alla Casa Bianca è stata festeggiata da un presidente di colore, Barack Hussein Obama, nato da un afroamericano keniota e da una donna bianca.
Lore Segal è nata nel 1928 a Vienna. Dopo la Notte dei cristalli del Novembre ’38, pogrom contro la popolazione ebraica attuato dai nazisti, il Governo Britannico approva un provvedimento che permette il trasporto oltremanica di quasi 10000 bambini dai territori occupati da Hitler, il Kindertransport, sostenuto da associazioni umanitarie e religiose. Anche Lore Groszmann, allora decenne si imbarca destinazione Gran Bretagna, dove rimane 13 anni. Viene raggiunta in seguito dai genitori che si adattano a lavorare come cuoca la madre e giardiniere il padre presso una ricca dimora. Dopo la morte del padre Ignatz, Lore e la propria madre, morta centenaria nel 2005, emigrano prima a Santo Domingo e nel 1951 a New York. Nel 1981 Lore sposa l’editor David Segal da cui avrà due figli. La scrittrice ha tenuto una serie di docenze presso la Columbia University, Princeton University, Bennington College, University of Illinois di Chicago. La sua esperienza di rifugiata è contenuta nel libro di memorie uscito nel 1964 Other People’s House, serializzato in The New Yorker. Nel 1976 pubblica Lucinella e nel 1985 Her First American.
Nel 2007 ha pubblicato una raccolta di 13 racconti Shakespeare’s Kitchen, dove riappare il personaggio di Ilka Weissnix, finalista al Premio Pulitzer 2008.
Autore: Lore Segal
Titolo: Il suo primo americano
Editore: Cargo
Anno di pubblicazione: 2009
Prezzo: 17,50 euro
Pagine: 352