“La solitudine del cittadine globale” (Feltrinelli, 2009) di Zygmunt Bauman, affronta il tema della libertà del singolo all’interno della società di massa. Società che sembra inviare segnali contraddittori.
Da un lato l’inno alla libertà del singolo, alla sua facoltà di scegliere, alla sua capacità di autodeterminarsi, di farsi da sé e via discorrendo; dall’altro il trionfo del pensiero unico (con le sue implicazioni sul piano geopolitico, le esportazioni di democrazie, i cosiddetti accordi economici transnazionali ecc.), le continue proclamazioni di “fine della storia”, l’impossibilità di fatto di costruirsi una vita dignitosa, una famiglia, una casa, spesso semplicemente l’impossibilità di conservare un lavoro per più di pochi mesi. In particolare, si chiede il sociologo polacco, “se la battaglia per la libertà è stata vinta, come si spiega che la capacità umana di immaginare un mondo migliore e di fare qualcosa per migliorarlo non è fra i trofei di quella vittoria?”.
È importante per Bauman rivelare ciò che si cela dietro queste incoerenze: quali ne sono i meccanismi, quali motivi, quali i modi in cui riusciamo a sopportare questa situazione paradossale e frustrante. Perché è vero che la conoscenza da sola non è sufficiente ad agire di conseguenza; ed è ancor meno vero che essa basti a rendere un tale agire fruttuoso e risolutivo. Ma è vero pure che la libertà autentica non può prescindere dalla piena consapevolezza: essa, seppur non sufficiente, è certo una condizione necessaria.
“È qui che entra in scena la sociologia: essa deve svolgere un ruolo responsabile, e non avrebbe giustificazioni se rifiutasse tale responsabilità”. La sociologia, secondo il docente di Leeds, ha il dovere sacrosanto di combattere il fatalismo e la rassegnazione di tutti quei modi di pensare della specie T.I.N.A. (There Is No Alternatives-Non ci sono alternative) e di esplorare vie intellettuali che favoriscano l’emergere della libertà, della novità, dell’inedito. Riprendendo il monito di Castoriadis, Bauman afferma che una società che smetta di interrogarsi rinuncia per ciò stesso ad ogni possibilità di risolvere i problemi che la assillano. Ebbene, qual è la via per uscire dall’isolamento del cittadino globale? Bauman non propone ricette già pronte, ma è sicuro che una tale via passi per il recupero di quello spazio in cui pubblico e privato si incontrano e che egli denomina agorà, spazio cioè in cui possano nuovamente prendere forma idee quali “bene pubblico”, “società giusta” o “valori condivisi” e in cui si possa tornare a parlare di doveri – oltre che diritti – e di autolimitazione finalizzata allo sviluppo comune – invece che di “crescita infinita”.
Il libro è diviso in tre capitoli. Il primo tratta del significato mutevole della politica; il secondo analizza i problemi che devono affrontare le istituzioni preposte all’azione politica e le ragioni della loro sempre più scarsa efficacia; il terzo tratteggia un modello di società “buona”. Ad essi si affiancano tre excursus: sulle prospettive dell’ideologia in un mondo postideologico, sulla tradizione nel mondo post-tradizionale e sui valori condivisi nelle nostre società tormentate dalla “crisi dei valori”. Il titolo italiano mette l’accento sul tema centrale del libro cui si è accennato, ma al contempo offusca la più ampia cornice dell’indagine del sociologo, che è la politica (cui rende invece giustizia il titiolo inglese In Search of Politics-Alla ricerca della politica). “Il prezzo della politica ingiusta è la sofferenza umana“ ricorda Bauman. La ricerca di una politica giusta è appena cominciata.
Zygmunt Bauman è docente di Sociologia all’Università di Leeds. Tra i suoi libri più recenti tradotti in italiano: L’arte della vita (Laterza, Roma-Bari 2009), Vite di corsa (il Mulino, Bologna 2009), Lavoro, consumismo e nuove povertà (Città Aperta, Troina-EN 2008II), Homo consumens (Erickson, Gardolo-TN 2008), Individualmente insieme (Diabasis, Reggio Emilia 2008), Z. Bauman ed al, Della politica (Armando, Roma 2008).
Autore: Zygmunt Bauman
Titolo: La solitudine del cittadino globale
Editore: Feltrinelli
Anno di pubblicazione: 20092
Prezzo: 9,50 euro
Pagine: 230