Quanto una cosa è vicino a noi, o se ne sente parlare di frequente, tanto più si suppone di conoscerla. Una correlazione illusoria che ben si adatta al saggio di Francesco Clementi, “Città del Vaticano” (Il Mulino, 2009).
Cosa sappiamo dello Stato della Città del Vaticano? Quali sono e come funzionano le sue istituzioni politiche? Ad ottant’anni dalla sua nascita, l’autore ci porta a scoprire uno dei luoghi più riservati del pianeta.
Definito impropriamente il Vaticano, spesso confuso con la Santa Sede, lo Stato della Città del Vaticano è un’entità territoriale sovrana ed indipendente che si trova all’interno del Comune di Roma; grande 44 ettari, con quasi 800 abitanti, sorge nel 1929 a seguito dei Patti Lateranensi, ponendo fine all’annoso problema della “questione romana” tra Stato italiano e Chiesa cattolica. Fin qui nulla di nuovo. Ma volgendo lo sguardo al suo interno, si scoprono cose interessanti.
Con un assetto costituzionale più che unico, lo Stato della Città del Vaticano è una delle pochissime Monarchie assolute ancora esistenti: di fatto il pontefice, oltre che somma potestà della Chiesa, è il sovrano dello Stato, avendone la “la pienezza dei poteri, esecutivo, legislativo e giudiziario” ( art. 1, comma 1 della l.f n.1 del 2001). Ancora più interessante è la sua forma di governo e le istituzioni politiche che ne fanno parte, regolate da un ordinamento giuridico che vede l’ordinamento canonico( che si basa sui testi sacri) come la principale e prima fonte di diritto. Ciò ha dato modo ad alcuni studiosi di parlare di “teocrazia”, ad altri di “ierocrazia”, creando non poca confusione quando si tratta di individuare il soggetto di cui si parla: Stato Vaticano, Santa Sede o perfino Chiesa universale.
Infatti, dal punto di vista strutturale, gli organi amministrativi della Santa Sede (ossia la Curia romana e le organizzazioni ecclesiastiche che provvedono al governo della Chiesa cattolica) coincidono, in relazione alle funzioni di governo, con gli organi amministrativi della Città del Vaticano.
Dopo aver ripercorso le tappe storiche fondamentali dello Stato Pontificio – tra le quali va ricordato il clamoroso falso storico della “donazione di Costantino”, il documento con il quale si giustificava e si legittimava il potere temporale dei papi – Francesco Clementi si sofferma sulle istituzioni politiche che affiancano il Papa nell’esercizio dei poteri, spiegandone il funzionamento e la loro articolazione interna. Completano il quadro gli aspetti economici, commerciali e di sicurezza interna, nonché le normative che regolano i rapporti con gli Stati esteri, in particolar modo con lo Stato italiano per mezzo del Concordato.
Un libro prezioso e ben curato, con dettagli poco noti dai quali trarre spunti di riflessione e approfondimento. Pur affrontando un tema spinoso, lo stile accademico non risulta ostico, né di difficile comprensione, favorendo anche chi vuole saperne di più su questo Stato, i cui aspetti turistici e religiosi offuscano la sua organizzazione interna. Una lettura agile che sintetizza e restituisce in maniera chiara e precisa vicissitudini storiche, questioni politiche e normative di natura controversa.
Francesco Clementi insegna Diritto pubblico comparato nell’Università di Perugia. Ha tra l’altro pubblicato “Profili ricostruttivi sull’elezione diretta del primo ministro” (Aracne, 2005).
Autore: Francesco Clementi
Titolo: Città del Vaticano
Editore: Il Mulino
Anno di pubblicazione: 2009
Prezzo: 11 euro
Pagine: 144
Mi è piaciuto il libro. L’ho comprato dopo aver visto la presentazione in tv al programma di Augias. E, anche questa volta, non mi sono pentita dell’indicazione. Come ha detto Augias, corretto, chiaro, denso. Lo regalerò a natale…
Annalisa