“Amore mio ti odio – gli agganci nevrotici di una coppia in trappola” (Agra editrice, 2009) è il titolo del libro della psicologa e psicoterapeuta pescarese Daniela Di Battista. Si parla di sudditanza psicologica esistente in moltissime coppie di oggi. Una fenomenologia subdola ma avvolgente, sottovalutata ma pervasiva, talmente diffusa che spesso viene vissuta come un elemento caratteristico, stereotipato, perfino divertente ma che in realtà intrappola l’amore.
Abbiamo sentito l’autrice.
Come nasce questo libro?
“I motivi sono diversi. Da una parte ho sempre considerato la scrittura un’arte. Uno dei mezzi più potenti per comunicare. La scrittura resta, parla di noi, degli altri e del mondo che ci circonda e di come lo vediamo. Può essere leggera, tagliente, incisiva, e comunque sempre può aiutare a rinnovare il rapporto che noi abbiamo con noi stessi e con gli altri, perchè la scrittura ha qualcosa di magico, mentre leggiamo attiviamo la nostra capacità di critica, di giudizio, inevitabilmente facciamo introspezione e questa può aiutarci a liberarci da blocchi mentali, attirare nuovi flussi di energia e comunque può aiutarci a ridarci fede in noi stessi.
Da un’altra parte avevo da poco concluso un corso di scrittura creativa tenuto dalla RAI, nel corso avevo ascoltato tante cose interessanti, ma quella che più mi ha catturato è stato questo concetto: un libro lo si scrive quando si ha veramente qualcosa di importante da comunicare! Ed io qualcosa di vero, importante e soprattutto nuovo l’avevo!
La spinta decisiva mi è stata data però dai miei pazienti che mi hanno esortanto come dovere morale ( ed io sono molto sensibile ai doveri, soprattutto quelli morali) nello scrivere quello che sapevo e che avevo scoperto perchè era giusto che tante persone anche ignare di vivere un rapporto così devastante fossero messe in condizione di sapere che uno spiraglio nel loro buio tunnel era non solo visibile, ma anche percepibile.
Così ho radunato il mio coraggio e mi sono lanciata nello scrivere ed è stata per me una sensazione bellissima come di un fiume in piena, la mia penna scorreva sul mio foglio senza esitazione, di getto. Del resto questi concetti li avevo dentro di me da anni, forse aspettavo proprio solo l’input”.
Perché ha pensato a questo titolo “Amore mio ti odio – gli agganci nevrotici di una coppia in trappola”?
“Amore mio – sta a significare un vincolo, un’ unione e noi sentiamo di appartenere all’altro; ti odio – sta a significare una sofferenza, un problema dell’animo, un problema psicologico e lo proviamo tutte le volte che sentiamo che il partner non ci rispetta, o non è attento ai nostri bisogni, insomma tutte le volte che stiamo male a causa sua.”
Cosa c’è di nuovo rispetto agli altri libri che trattano di relazioni e di coppie?
“In questo libro evidenzio una particolare modalità di essere in coppia, dettata da determinati individui con particolari strutture di personalità, che paradossalmente costituiscono coppie molto più frequenti di quanto possiamo immaginare. E’ come se io avessi con questo libro colmato un vuoto letterario su questo argomento, in un certo senso mi sono scritta il libro che avrei voluto trovare in libreria.Il libro che può prestarsi ad avere anche una doppia lettura, è scritto in maniera semplice proprio perchè il mio scopo era arrivare a tutti i lettori, (e questo è stato uno sforzo ben riuscito, almeno dai commenti che mi sono pervenuti da tanti lettori), ma si presta anche ad essere letto da addetti ai lavori, anzi questi possono trovarci una griglia di lavoro che possono utilizzare per lavorare con coppie o individui intrappolati da un aggancio nevrotico.”
Nel libro sono riportati solo tre casi come mai?
“Il mio scopo era sottolineare che l’aggancio nevrotico non è una peculiarità di un sesso rispetto ad un altro, sono coinvolti alla pari sia gli uomini che le donne, nè dipende da una scelta sessuale, nè tantomeno dall’età, ma proprio da strutture di personalità che si agganciano. I casi non sono assolutamente riconoscibili anche perchè ogni storia non si basa su un solo caso, ma su diversi casi sapientemente miscelati proprio per non arrecare nessun disagio eventuale nella persona che potesse riconoscersi o essere riconosciuta.”
Qual è il messaggio che vuole far arrivare ai suoi lettori?
“Di concetti e di messaggi forse ne dò tanti in un libro di solo 136 pagine. Quelli che mi piace ricordare sono: – non si dovrebbe dare a nessuno il potere di influire su ciò che si prova verso se stessi o sull’idea che abbiamo di noi stessi – si può sempre avere la possibilità di cambiare impostazione alla nostra vita – usiamo la resilienza che è dentro ognuno di noi per uscire più grintosi da quelle esperienze che ci sembrano le più devastanti.”
Daniela Di Battista, Psicologa e psicoterapeuta specializzata in terapia cognitivo comportamentale individuale e di coppia. E’ autrice di numerose pubblicazioni sulla riabilitazione motoria e funzionale,specializzata in psico-diagnostica, ipnosi terapia, Neuro psicologia.Ha pubblicato diversi articoli per riviste americane sulla depressione nel Parkinson.
Autore: Daniela Di Battista
Titolo: Amore mio ti odio: gli agganci nevrotici di una coppia in trappola
Editore: Agra (collana Zines)
Anno di pubblicazione: 2009
Prezzo: 12 euro
Pagine: 132
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