Odore di fango, sudore del sud, lacrime sofferte, amore che si rincorre. Le emozioni che Irene Ester Leo regala e condensa in “Sudapest” (Besa editrice, 2009) portano il peso di parole importanti, che lasciano il segno. C’è un affetto malinconico a distanza, c’è la rabbia e l’agonia per una terra “spoglia”, “negra”, “fresca”, “puttana”, “santa”. Una terra del Sud. Quel meridione che Irene ha dentro la pelle, ovunque vada.
Le sonate del Sud. Quella dell’autrice salentina è una poesia che scivola via a gocce, difficile non rimanere toccati dai colpi in faccia dei versi. Strofe che gridano per la propria terra, abusata, schiavizzata, troppo amata per svanire nel ricordo. Ed essere abbandonata. Irene Ester Leo coinvolge in “Sudapest”, coinvolge il lettore in 10 sonate che legano un amore, una passione, un sentimento per l’altro, per la patria, per il passato, per il presente.
“E non lo afferri, tu che guardi, il
senso dell’aspro limone appeso e
dondolante sul rampo ossuto, e
non lo comprendi il frutto del fico
d’India che cerca vita tra le spine,
e non lo sai perché un gabbiano
per morire si infrange sul mare
anche se pesce non è.”
La terra con la rima alternata. Una terra “(non baciata), perchè lei non bacia, ma si lascia baciare. (La mia terra è una Poesia)”. La voce del Salento con un dialetto verace, “amore, morte, vita. Sud e sud” e la voce di Rodolfo “erede fuori tempo e mode, di una famiglia di pensatori umili, lavoratori della materia nobile a cui ognuno di noi deve una scheggia di misera riconoscenza“.
Irene Leo, classe 1980, ha esordito “ufficialmente” nel 2006 con Canto Blues alla deriva (Besa editrice). È presente su “Tabula rasa 05”, rivista di letteratura invisibile, nella sezione Poesia e su alcune antologie, tra cui Verba Agrestia (2008) e Il segreto delle fragole (2009). Nel 2007 ha ricevuto dal Teatro di musica e poesia “L’Arciliuto” di Roma, il riconoscimento in “Kagolokatia”. Collabora con il quotidiano salentino “Il Paese Nuovo”. Cura un suo blog letterario: http://ireneleo.wordpress.com. Ha sempre preferito all’apparenza, la sostanza della parola, e del dettaglio. Su tutto, la Poesia, la scrittura, emblema di quel niente “ca te inchie lu core“.
Voto: 7
Autore: Irene Ester Leo
Titolo: Sudapest
Editore: Besa
Anno di pubblicazione: 2009
Prezzo: 5 euro
Pagine: 64