“Qualcuno era comunista” (Sperling & Kupfer, 2009), di Luca Telese, dove il titolo richiama l’omonima canzone di Giorgio Gaber, descrive quel 9 novembre 1989. Crolla il Muro di Berlino, finisce un mondo.
Pochi giorni dopo, il segretario del PCI Achille Occhetto pronuncia, davanti ai partigiani della storica sezione della Bolognina, parole destinate a cambiare per sempre la politica italiana. Questa storia e i suoi primattori: da Occhetto, il leader neoromantico, al suo gelido alter ego Massimo D’Alema; da Pietro Ingrao, il visionario che voleva la luna, al granitico e “britannico” Giorgio Napolitano.
Il libro di Luca Telese rievoca, vent’anni dopo, il terremoto del 1989 che ha portato alla distruzione del PCI. Quella storia non è finita e ha lasciato in eredità una sinistra senza identità, incapace di vincere, una classe dirigente bloccata dagli stessi ex quarantenni che pretendevano il ricambio generazionale due decenni prima, un partito che ha mutato nome quattro volte, senza mai cambiare facce.
Nel libro, l’autore svela in cosa consisteva la “diversità” del comunismo italiano, raccontando proprio il momento in cui i suoi valori si avviavano verso un turbolento e, per certi versi, incredibile epilogo. Su tutti i reduci di quella vicenda- scrive Telese- pesa come una maledizione, il marchio della Bolognina, della Svolta incompiuta, che li ha resi «post» o «ex» comunisti senza mai riuscire a trasformarli in qualcosa di nuovo.
La dissoluzione del grande partito di massa si trasformerà in una vicenda intricata e piena di colpi di scena, che assumerà via via toni epici, tragici, a tratti farseschi.
Ma la ricostruzione della Svolta (come fu battezzato il trapasso del PCI) è anche una vicenda di popolo, l’ultima storia comunista d’Italia. Intreccia percorsi di vita quasi simbolici come quello del meccanico di Berlinguer, del compagno che rubò il ritratto di Stalin, del grafico che inventò la Quercia o dell’interprete che traduceva gli strappi berlingueriani per il Cremlino.
Luca Telese, 39 anni, giornalista parlamentare. Dal 1999 è a il Giornale, dove scrive soprattutto di politica, ma anche di spettacoli, cultura. Dal 2003 collabora con Vanity Fair. Autore di numerose trasmissioni televisive (Chiambretti c’è, Batti & Ribatti, Cronache marziane), Ha condotto il programma Planet 430 e Tetris su La7.
Voto: 7
Autore: Luca Telese
Titolo: Qualcuno era comunista
Editore: Sperling & Kupfer
Anno di pubblicazione: 2009
Prezzo: 22 euro
Pagine: 743