Pubblicato in Francia nel 2002 con il titolo “Une question de confiance”, arriva in Italia, edito ultimamente dalla casa editrice del “noir” Meridano Zero, “Il seme della colpa“, del medico e scrittore Christian Lehmann. Partendo dal delicato problema dell’eutanasia, l’autore prende spunto per indagare le logiche contradditorie del senso di colpa e le sue conseguenze nell’animo umano. Nelle buone intenzioni di redenzione, si nasconde qualcosa di sbagliato.
Il dottor Laurent Scheller è un noto personaggio della tv francese, dove conduce con successo rubriche di medicina e salute. Ne ha fatta di strada da quando insieme ai suoi colleghi Thierry e Daniel divideva le fatiche e lo stress di una vita massacrante, sulle ambulanze del pronto soccorso ospedaliero.
La vita cambia e ti fa cambiare. I compagni di un tempo diventano ricordi di un passato che si è voluto dimenticare, finché una telefonata d’aiuto nel cuore della notte lo fa irrompere prepotentemente nel presente: il suo vecchio amico, Thierry, è in carcere, accusato di aver praticato l’eutanasia ad una paziente. Non importa quanto sia coinvolto nella vicenda, perché il Thierry che conosceva Laurent non è un criminale e sfruttando la sua popolarità di personaggio della tv, decide di portare avanti una battaglia mediatica per salvarlo, almeno, agli occhi dell’opinione pubblica.
Ma in quel soccorso aleggia un rimorso che viene da lontano, una cattiva coscienza che vuole lavare via e che influenzerà l’azione di Laurent nella sua ricerca della verità, portandolo a non capire la realtà e a scoprire una parte di sé che non avrebbe voluto vedere
Christian Lehmann si muove in un ambito che gli è consono – quello della medicina – non riuscendo però a fare dell’ambientazione un valore aggiunto alla storia. Le conoscenze dell’autore in campo medico finiscono per rallentare il racconto, non contribuendo a rendere intrigante la vicenda. Tutto gira intorno alla condotta morale e ai pensieri del protagonista, la cui figura s’intuisce presto, non viene dipinta positivamente.
Fiacco il ritmo, poco avvincente l’incastro della trama che non riesce a coinvolgere nella lettura. Peccato, perché al tema delicato dell’eutanasia, affiancato dalla riflessione sul senso di colpa e sulle conseguenze emotive che questa genera sull’ individuo, non corrisponde un’articolata costruzione della narrazione e degli eventi che ci si aspetta di trovare in un noir, sebbene si stia parlando comunque di un noir “psicologico”.
Si potrebbe pensare di essere difronte ad un nuovo modo di concepire il genere, che ultimamente sta attraversando un periodo florido, tanto da essere considerato dagli stessi autori inflazionato e con derive di contenuto discutibili. Resta il fatto che “Il seme della colpa” è stato scritto sette anni fa, in tempi non sospetti, lontano da polemiche etiche e dibattiti letterari di genere.
Christian Lehmann nasce a Parigi nel 1958. Diventa medico generico nel 1985. Da allora affianca la sua professione con quella di scrittore e giornalista. Oltre a essere autore di gialli e noir è un apprezzato scrittore per bambini.
Autore: Christian Lehmann
Titolo: Il seme della colpa
Editore: Meridiano Zero
Anno di pubblicazione: 2009
Prezzo: 13,50 euro
Pagine: 160
A me invece il romanzo non era dispiaciuto, proprio per questo suo essere “anomalo” rispetto ai canoni del genere.
Comunque capisco ciò che il recensore vuol dire, anche se non sottoscrivo 🙂