Essere legata a due paesi molto diversi l’uno dall’altro ed amarli entrambi. È il tema centrale di “Viaggio di nozze a Teheran“ (Newton Compton, 2009) di Azadeh Moaveni. Uno spaccato reale del del paese musulmano.
Nel 2005 la scrittrice, nata in California ma iraniana di origine, viene inviata da Time Magazine come corrispondente nella capitale iraniana per seguire le elezioni che culmineranno nella vittoria di Mahmoud Ahamadinejad a Presidente della Repubblica Islamica.
Il suo sguardo da reporter ed il suo cuore persiano vengono a contatto con un mondo nuovo, contraddittorio, al quale aveva guardato sempre con nostalgia, diversa mentalità e stile di vita. Con l’aiuto dell’amica giornalista Nasrine, Azadeh scopre tradizioni, culture, orientamenti politici e religiosi diversi in un paese dove vivono insieme due anime: fondamentalismo e desiderio di modernità. Il simbolo di questa aspirazione alla modernità è Arash, brillante ingegnere del quale Azadeh si innamora ricambiata. Ma non sarà facile vivere il loro amore liberamente ed alla fine una scelta si renderà necessaria. Libro straordinariamente attuale, scritto da un’autentica giornalista, dove l’Iran in bilico tra due realtà, tradizione ed innovazione, è il protagonista assoluto. Storia d’amore, reportage, inchiesta, memoir ma soprattutto romanzo-verità di due anni di vita trascorsi in Iran.
Ecco il vero volto di questo affascinante paese musulmano che il lettore conosce solo attraverso le immagini riportate dai vari telegiornali nazionali. Pochi sanno che quasi ogni famiglia iraniana ha parenti sparsi tra il vecchio ed il nuovo continente causa esili e rivoluzioni, che il 70% della popolazione iraniana ha meno di 30 anni o che il 63% degli studenti universitari è donna, sia che indossi lo chador o i jeans. Le donne colte e coraggiose sia che siano studentesse, giornaliste o avvocato come Shirin Ebadi primo giudice donna in Iran, intervistata nel libro dalla Moaveni, diventano in tal modo la coscienza civile di un’intera nazione.
Azadeh Moaveni come una novella Sherazad, voce narrante de “Le mille ed una notte“, racconta le battaglie quotidiane che il popolo iraniano combatte per conquistare diritti fondamentali per tutti: amare, lavorare con dignità ed essere felici. Fa riflettere che ciò accada nei primi anni del XXI secolo.
Azadeh Moaveni giornalista e scrittrice iraniano-americana, è nata nel 1976 a Palo Alto in California. Ha studiato presso l’Università di California a Santa Cruz e ha studiato arabo presso Università Americana del Cairo. Esperta di Medio Oriente, come corrispondente collabora con l’Iran dal 1999. Scrive sui diritti delle donne, le culture giovanili e le riforme islamiche per il Time Magazine, The New York Time e The Washington Post. Per L’Italia è editorialista di Internazionale. Nel 2005 ha scritto Lipstik Jihad incentrato sulla ricerca della propria identità culturale iraniana. E’ co-autore insieme al Premio Nobel per la Pace 2003 Shirin Ebadi di Iran Awakening (2006). Vive con il marito e con i due figli a Londra.
Info: il booktrailer
Voto: 8
Autore: Azadeh Moaveni
Titolo: Viaggio di nozze a Teheran
Editore: Newton Compton
Anno di pubblicazione: 2009
Prezzo: 14,90 euro
Pagine: 336