“Dalla somma delle mie esperienze lavorative e dalla mia fantasia è nato Mathias Pintchè: alcuni lo definiscono l’Hannibal Lecter italiano. In realtà Mathias cerca la vita normale scappando in Giappone, a Tokyo trova due donne: una pianista jazz ed una collega ginecologa. I ricordi della guerra di secessione europea, l’esperienza come estrapolatore dei Servizi Segreti Europei, il Kosovo, lo seguono tormentandolo. Ma il terremoto del Giappone, il Respiro appunto, gli pone nuove scelte e nuove verità.”
E’ quanto dice Matteo Maria Schonauer del suo “Il respiro di Tokyo” (Palomar, 2009), scritto traendo l’ispirazione da vari romanzi (Hannibal di Harris), Fight club, Romeo e Giulietta e lo 007 di vivi e lascia morire, Notturno Indiano.
“Il respiro di Tokyo” è in primo luogo una storia d’amore e di ricerca che pone come fine la domanda, non la risposta: cosa sei disposto a fare per avere una vita normale come tutti gli altri? “La passione per la scrittura mi ha trovato e travolto dal ritorno dal Giappone nel Marzo 2008, infatti ad Aprile 2008 il libro era già finito!“
“L’Oriente è sempre stato qui, vicino a me, dovevo solo capirlo“.
Matteo Maria Schonauer, ginecologo, ha lavorato in Austria, Slovenia e Germania già da specializzando in Ginecologia ed Ostetricia. Autore del blog giapponeamoremio, si scopre più maturo lavorando in una clinica giapponese, in Sagami-Hara. La sua esperienza umana e professionale unita alla fantasia e alle esperienze di persone incontrate nel corso degli anni ha generato Matias Pintchè.
Voto: 6,5
Titolo: Il respiro di Tokyo
Autore: Matteo Maria Schonauer
Editore: Palomar
Anno di pubblicazione: 2009
Prezzo: 14 euro
Pagine: 206