Dal 24 al 27 settembre, si terrà Roma la seconda edizione del “Festival della Letteratura di Viaggio”. Evento imperdibile per gli amanti del viaggio, con più di trenta appuntamenti tra retrospettive cinematogarfiche, laboratori di scrittura, corsi di fotografia, libri e molto altro ancora. L’iniziativa, realizzata dalla Società Geografica Italiana e da Federculture è volta a promuovere la cultura del viaggio e la conoscenza del mondo attraverso le parole e le immagini di scrittori, fotografi e registi. WEB/Il programma
L’apertura del Festival avrà inizio giovedì mattina con l’ inaugurazione della mostra “In Africa attraverso l’Africa. L’Etiopia di Guglielmo Massaja e i luoghi degli esploratori“, e proseguirà nei giorni successivi con un cartellone particolarmente ricco d’incontri, diviso in quattro giornate, che avranno luogo tra il Parco di Villa Celimontana ed il Palazzo delle Esposizioni.
Un lungo programma che avrà per tema il viaggio declinato nei suoi molteplici significati, che vedrà partecipare e confrontarsi personaggi del mondo dell’informazione e dell’editoria quali Guglielmo Pepe, direttore del National Geographic Italia, Sveva Sagramola, autrice e conduttrice del programma televisivo Geo&Geo in onda su Rai 3, l’inviato del tg 5 Toni Capuozzo e il direttore de “I viaggi di Repubblica” Giovanni Scipioni.
Tra gli ospiti, da segnalare inoltre, gli antropologi Marco Aime e Marc Augè, che insieme a scrittori e geografi daranno vita a dibattiti sui concetti di “esplorazione“, “mappe letterarie” e “altrove“. Per gli amanti del cinema, la giornata di venerdì sarà dedicata ad una retrospettiva del maestro Bernardo Bertolucci, cui sarà consegnato un premio in riconoscimento della sua attività di regista di capolavori come “L’ultimo imperatore” e il “Il tè nel deserto“, quest’ ultimo tratto dal libro “The Sheltering Sky“ dello scrittore Paul Bowles, protagonista insieme a Jack Kerouac e Allen Ginsebreg del movimento letterario della Beat Generation.
Sono tanti, dunque, gli spunti e i motivi per visitare questa rassegna. L’auspicio degli organizzatori è quello di presentare la cultura del viaggio come un modo per comprendere e far comprendere che il viaggio non è una forma di consumismo – mascherata da turismo – di luoghi e paesaggi che diventano scatti fotografici e ricordi presto archiviati. Quanto, piuttosto, uno stato d’essere che permette di avvicinare le persone ad un’esperienza in grado di trasmettere e di cambiare il proprio approccio di vivere il tempo e i luoghi che si attraversano, per poter far rivivere le emozioni e il fascino che il viaggio ha da sempre saputo esercitare.
Tra nuove proposte, classici di viaggio, documentari, foto reportage e film, il “Festival della Letteratura di Viaggio” si propone come un nuovo punto di riferimento nel panorama letterario e culturale del Paese.
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