È di nuovo estate nel Giugno del 1976 a Cape Cod, Massachusetts, nel romanzo “La condizione“ di Jennifer Haigh (Mondadori, 2009) traduzione di Manuela Faimali. Come ogni anno la famiglia di Frank McKotch, biologo molecolare, composta dalla moglie Paulette Drew, i figli Billy di 14 anni, la tredicenne Gwen ed il piccolo Scott, torna a riaprire la Casa del Capitano, splendida e vetusta dimora delle vacanze, ultima eredità della ricca famiglia Drew.
Nessuno di loro può immaginare che questa sarà l’ultima estate felice trascorsa tutti insieme… “nel giro di un anno, la casa sarà venduta… niente sarà come prima”. Infatti dopo la dolorosa scoperta da parte di Frank della malattia di Gwen, la sindrome di Turner, difetto genetico che impedisce il passaggio alla pubertà, come un castello di carte tutto crolla: la coppia va in crisi e si separa dopo un divorzio pieno di livore. Di conseguenza anche la vita dei due figli maschi va in pezzi: Billy, cardiologo, divenuto adulto è incapace di accettare la propria omosessualità e Scott perdente nato, è vittima di un matrimonio sbagliato. Gwen in mezzo a queste macerie, cercherà di costruirsi una vita lavorativa e sentimentale autonoma.
Jennifer Haigh ha scritto un romanzo capolavoro attraverso il quale ci conduce con sensibilità e delicatezza al centro di una storia complicata, dentro una famiglia deflagrata forse già prima della scoperta della malattia di Gwen, nella quale ciascun componente cerca in se stesso la forza di andare avanti nonostante tutto. Ogni sentimento è portato alla luce, ogni speranza, passione e mancata aspirazione: la solitudine di Paulette, le nevrosi di Frank, i compromessi di Billy, i fallimenti di Scott ed il desiderio di normalità di Gwen. La scrittrice sembra voler dire che i grandi dolori dividono i nuclei famigliari, le coppie, come accade agli ex coniugi del libro che si guardano con astio e diffidenza ed i figli soffrono a causa di ciò ed il dolore, anzi la cognizione del dolore ovvero l’esperienza di una profonda sofferenza condiziona la loro vita e le loro azioni.
Una moderna tragedia ma dai toni classici, un romanzo che farà sicuramente riflettere il lettore sulla propria condizione umana e che lo porterà ad immedesimarsi nelle vicende dei protagonisti. Nel 1877 Lev Tolstoj faceva iniziare con questa frase “Anna Karenina: Tutte le famiglie felici sono simili fra loro, ogni famiglia infelice è infelice a modo suo”. Quasi un secolo e mezzo dopo Jennifer Haigh in questo suo intenso e splendido romanzo sembra confermarcelo.
Jennifer Haigh è originaria della Pennsylvania. Si è diplomata presso la Iowa Writers’ Workshop. Ha pubblicato, oltre a La condizione, Mrs Kimble con il quale ha vinto il PEN/Hemingway Award per scrittori esordienti, Torri di Bakerton (Tropea Editore) e una serie di racconti. Vive a Boston.
Voto: 9
Autore: Jennifer Haigh
Titolo: La condizione
Editore: Mondadori
Anno di pubblicazione: 2009
Prezzo: 20,00 euro
Pagine: 476