Monopensieri di una single ai tempi di Facebook. E’ quanto troviamo nel libro di Maria Francesca Rotondaro “Sex and FB” (Giulio Perrone editore, 2009). Nel dialogo con l’autrice i retroscena dello sfizioso volume.
Come è nato il libro e quanto ha sfruttato l’onda di Facebook?
“Intanto l’idea del libro è nata un anno fa, quando ancora fb non aveva questa diffusione. Precisamente a giugno del 2008 ho iniziato a curare una rubrica su Il Quotidiano della Calabria e della Basilicata. Il titolo era Sex and the Holiday. Ovviamente alludeva a Sex and the City e alla rubrica che la protagonista del telefilm, Carrie Bradshaw, firma sul New York Star. Ancora non ero un’appasionata e teledipendente di questa serie. Ma ero – come qualcuno mi ha fatto notare – inconsapevolmente una Carrie. La rubrica sul Quotidiano ha preso piede e ha acquisito sempre maggiore visibilità e seguito. Ho iniziato a raccontare quello che mi accadeva realmente o che accadeva alle mie amiche e ai miei amici. Insomma, il feedback dei lettori è stato immediato perchè si parla in modo semplice e ironico di tempi moderni: uomini, donne, sesso, amore, amicizia. E poi a settembre del 2008 tutti gli amici hanno iniziato a dirmi: <<Ma sai che sulla tua vita da single e con quello che scrivi potresti farci un libro?>>. E così è stato. Ma prima del libro è nato ed è cresciuto parallelamente alla rubrica il gruppo “Sex and Fb” su facebook, che oggi conta più di 2mila iscritti. Facebook e lo scambio di idee con gli amici del gruppo hanno alimentato le mie idee e le cose che ho scritto e che scrivo. Nel gruppo non ci sono solo single ma anche “accoppiati”. E’ diventato un luogo dove confrontarsi. Un posto – seppur virtuale, ma più reale del reale – dove uomini e donne confrontandosi si sono riscoperti speculari. Proprio come davanti ad uno specchio: uguali ma ad immagini invertite. Anche perchè gli iscritti sono tutti eccezionali, brillanti, intelligenti. Strepitosi.”
L’incontro con Giulio Perrone editore e l’idea di pubblicare con lui. Ci spiega questa scelta?
“In ottobre. Ero a casa mia, intenta a scrivere la mia ultima rubrica sul mio divano arancione. Con me c’era un amico che mi ha parlato di Giulio e Mariacarmela. Mi ha dato il loro contatto. Dopo qualche giorno ero in via Eleonora d’Arborea a Roma, dove si trova la sede della casa editrice. Amore a prima vista, almeno con loro… (con gli uomini ci metto più tempo: ci vuole anche la quarta vista!). Sono giovani, brillanti, vulcanici. Audaci: hanno edito scrittori importantissimi. Credono e investono moltissimo nei giovani autori. Anche la “Giulio Perrone Editore” è giovane ma la professionalità è quella di una casa editrice molto più matura (almeno anagraficamente parlando). Ho scoperto così i loro libri: ottima distribuzione, bellissime copertine, contenuti selezionati.”
Che cosa pensa una single ai tempi Facebook?
“Un single ai tempi di facebook pensa le stesse cose che pensava quando facebook non c’era. Solo che oggi ha uno strumento in più per esprimerli e condividerli con gli altri. Quindi il monopensiero che nasce da “una mente che pensa per uno”. Come scrivo nel libro: <<non è stereo ma l’alta fedeltà è garantita!>>. Monopensieri su: uomini, amiche, cibo, shopping. Uomini… Uomini l’ho già detto?”
Facebook cos’è per lei?
“Una volta ho girato questa domanda ai miei amici di fb mettendola nel mio status. Alla fine dal confronto con gli altri ho maturato questa convinzione: fb è come la nutella. Sta lì, nella dispensa. Non puoi fare a meno di pensarci e ci infili il cucchiaino dentro (ogni due secondi). Se ne abusi ti fa male…. ma soprattutto non sai bene come è stata preparata (cosa c’è davvero dentro?). Se te la sai godere è la cosa più buona del mondo… Sì: è nutella. Invece, un amico che si chiama Stefano mi ha scritto: <<il posto virtuale dove incontrare persone come MFR e perdere la “stabilità emotiva” raggiunta…>>. Chissà perchè?”
Lei scrive che single si nasce. Come si rivede fra 10 anni e senza Facebook?
“Single si nasce, gemelli esclusi… (perchè nascono con anima e corpo gemello annessi) Tra dieci anni? Sono come il vino: passa il tempo e miglioro. Nel senso che più tempo passa più apprezzo la vita. Senza Facebook? E perchè? Chi l”ha detto che non ci sarà? Forse non lo useremo più dal pc e da internet… ma direttamente dalla nostra testa. Ma, in fondo, non ci sarebbe tanta differenza.”
Maria Francesca Rotondaro, 31 anni, è nata a Cosenza ma vive a Roma. Giornalista professionista, scrive di attualità, cultura, costume per riviste e quotidiani italiani. Free lance nel lavoro, single nella vita.