Sembrava quasi intimidita Francesca Crovara Pescia alla presentazione del suo primo libro di poesie “Sulle ali dorate del tramonto” (De Ferrari, 2009) alla FNAC di Via XX Settembre a Genova il 29 aprile scorso. Una donnina piccola, magrolina, capelli grigi e sorriso timido che da quando era bambina scriveva poesie e novelle da far ascoltare alle sue sorelline prima di dormire, e che ora la casa editrice genovese De Ferrari riconosce come una poetessa degna di rilievo pubblican-do una raccolta di brani che l’autrice ha scritto nel corso della sua vita.
La raccolta “Sulle ali dorate del tramonto” è un’opera dai versi semplici di grande sensibilità, espressi con musicalità del tono che arriva facilmente al cuore del lettore. La poetessa palesa la sua esi-genza di comunicare a chi l’ascolta le sue più intime sensazioni in cui far rispecchiare il lettore in quelli che sono i sentimenti più comuni. La parola come stimolo ed induzione al-la sensazione senza però sensazionalità. Tutto è discreto, il verso è nudo e crudo con un re-spiro musicale di forma romantica. Un insieme di ricordi che porta ad un passato prossimo e remoto che dà nostalgia, ma non dolore.
Una lieve malinconia accompagna i versi della Crovara Pescia (letti dall’attrice Albertina Dodero) che si diletta a raccontare in poche parole una Vigilia di Natale, l’amore più grande, quello per suo figlio, un altro amo-re, quello per suo padre,le sue montagne,le stagioni dell’anno e della vita,la solitudine che arriva con l’avanzare degli anni.
Poesie in cui si trovano sempre presenti un panteismo fia-besco e una natura ispiratrice che fanno da guida alla penna dell’autrice. Ogni verso è den-so di un significato profondo che denota una ricerca attenta e in cui spiccano accenti in-consueti dal respiro mediterraneo. Per chi ama la poesia “Sulle ali dorate del tramonto” può essere un libro da scoprire e in cui trovare momenti di riflessione che fanno bene.
Francesca Crovara Pescia nasce a Genova dove ha vissuto fino al 1991 e ha gestito l’attività commerciale di famiglia prima di trasferirsi in un paesino in provincia di Genova.
cara francesca camponero,in quelle pagina della poetessa crovara piene di intenso sentimento vissuto scavato nel suo animo ho sentito un richiamo a tempi passati quasi dimenticati, ne sono rimasta affascinata