A Milano tutti aspettano l’Expo del 2015. E si fanno i conti di ieri e di oggi per prepararsi al meglio all’evento. Per tessere le lodi della città meneghina Ruggero Leonardi, milanese doc, ha pensato di scrivere “Quando Milano faceva faville” (Mursia, 2009). E’ un libro che rende omaggio agli anni d’oro del capoluogo lombardo, che guarda al futuro con ottimismo a quello che accadrà da qui ai prossimi sei anni.La bella Milano. Quello di Leonardi è, come si legge nel sottotitolo del libro, un “viaggio estroso nella memoria della città, dall’Excelsior all’Expo, fra bagliori di piccola storia e grande cronaca”. Un flusso di ricordi in cui si immerge l’autore, discendente da una famiglia di realizzatori del Gran Ballo e giornalista curioso dei pulviscoli della sua città. Leonardi si sofferma su personaggi di tutti i mestieri, su eventi di ogni genere, riscoprendo potenzialità nuove negli angoli dimenticati di antiche strade in un momento in cui il capoluogo lombardo è chiamata a fare i conti con il presente affinché tutto sia in ordine per l’evento.
Il libro è una favilla. Questo testo, come dice l’autore, “insegue faville, ed è libro capriccioso quanto richiesto dall’inseguimento di una materia così seduttiva e così sfuggente”. A osservare la faville di Milano c’è da “strabuzzare gli occhi”. Le faville sono anche quelle femminili, “là dove la parola sembra la meno idonea a essere usata. Gli uomini fanno faville, le donne costituiscono”.
La vetrina dell’Expo. Da tutto ciò nasce l’impulso di Leonardi. Milano si guarda allo specchio e mette in vetrina le sue eccellenze di oggi e di ieri. A cominciare dall’esposizione universale inaugurata con celebrazioni solenni alla presenza dei sovrani il 5 maggio 1881. Con 162 mila metri quadrati di esposizione ai Giardini ai bastioni di Porta Venezia fino al Naviglio Grande, che grazie soprattutto a investimenti privati trasformarono la città di Sant’Ambrogio in capitale economica di livello europeo e posero le basi di quella che oggi è chiamata al ruolo di Expo 2015.
Ruggero Leonardi, milanese, è stato caporedattore di “Oggi” negli anni Settanta; si è specializzato in argomenti naturalistici contribuendo alla realizzazione di “Natura Oggi”, “Oasis”, “Quattrozampe” e pubblicando libri di divulgazione su questo argomento. Dal 1996 al 2001 ha parlato ogni settimana di animali a Mattina in famiglia su RadiDue. Ha tradotto le fiabe in versi e in prosa di Perrault e ha dato vita, con Giorgio Celli, ai volumi della Collana “Fabia a natura”.