Le Sirene, non quelle di Andersen ma quelle degli antichi greci, erano esseri ibridi ma non avevano ancora la bellezza disneyana: avevano le zampe e le ali degli uccelli, e il volto e il busto delle donne. (Si dovrà aspettare il Medioevo perché acquistino le sembianze marine che conosciamo). Di loro parla già Omero, ma ne racconterà anche Apollonio Rodio negli Argonauti e Ovidio nelle Metamorfosi…
Le Sirene sono di casa a Napoli, costruita intorno alla tomba di Partenope… cantano musiche incantevoli e sono state trasformate in mezze uccelli dalla dea Demetra, come punizione per aver perso di vista l’amata figlia, rapita da Ade.
Le storie dei Greci, come quasi tutti sanno (e chi non le conosce non sa cosa si perde), sono divertentissime: piene di vendette, rapimenti, pericoli e seduzioni. Le Sirene attendo i marinai negli stretti più impervi, lì li ammaliano con la loro voce e spesso le navi finiscono in naufragio… ne sa qualcosa anche l’astuto Ulisse, che dovette farsi legare a un palo della nave per non cadere in tentazione.
Acheloo è assai meno conosciuto delle Sirene, sebbene si dica che ne sia il padre… se ne sta seduto triste, con un corno rotto e la chioma incoronata di canne. Acheloo era un dio, una divinità fluviale, e come tutti gli dei (che avevano una vita amorosa molto movimentata) aspirava a una sposa. Dopo l’intoppo di una fanciulla trasformata in isolotto (le trasformazioni erano all’ordine del giorno), la scelta cadde su Deianira. E Acheloo sarebbe stato davvero uno sposo perfetto se non si fosse messo di mezzo l’eroe Ercole: volarono gli insulti e i pugni e, come tutti ben sanno, nessuno batte Ercole in una scazzottata. Il dio se ne uscì con un corno e l’orgoglio rotto, per fortuna che i fiumi incutevano sempre gran rispetto, cosicché Acheloo poté godere ancora di giochi e dediche in suo onore…
Acheloo e Sirene sono i prime due volumi della collana Monstra, della casa editrice Scienze e Lettere. Lo scopo è nobile, avvicinare i giovani alla mitologia, e anche i volumi sono belli: ben illustrati, colloquiali, ironici, divertenti ma storicamente fedeli.
Di tutto il pantheon di dèi ed eroi di cui è ricca l’antichità Monstra tratta proprio dei mostri, degli ibridi, per dirla in parole povere dei più sfortunati, di quelli che hanno subito l’ira di qualche pezzo grosso delle divinità. Chi non conosce la mitologia antica e pensa che sia una cosa noiosissima davvero non sa cosa si perde, c’è tanta avventura ed ogni essere porta con sé una morale, un tema legato alla sua storia. Ne consigliamo vivamente la lettura. Dai 6 ai 12 anni, ma anche gli adulti ne saranno contenti.
Helga Di Giuseppe è archeologa, esperta di cultura materiale di periodo repubblicano, imperiale e tardo-antico. I suoi interessi scientifici spaziano dall’archeologia della produzione ceramica e tessile, all’archeologia del sacro, alla storia dell’insediamento urbano e territoriale, nonché all’economia delle ville romane. Da anni, fortunatamente approdata nella ‘Terra delle Sirene’, ne segue le appassionanti e ‘incantevoli ’vicende e, presa dal «rovinoso incanto» che l’accomuna a Felice Senatore, è qui per restituire ancora una volta con fantasia e conoscenza.
Felice Senatore storico, è direttore della rivista Oebalus. Studi sulla Campania nell’Antichità. Si è occupato della storia e delle istituzioni delle popolazioni dell’Italia antica all’epoca della Roma repubblicana, ma da sempre il «rovinoso incanto» del Golfo di Napoli, da Pithekoussai a Capri, passando per Pompei e la Valle del Sarno, lo tiene prigioniero con i suoi miti e le sue storie.
Titolo: Acheloo, Sirene
Autore: Helga Di Giuseppe, Felice Senatore
Illustratori: Emanuele Carosi, Martina Vanda
Editore: Scienze e Lettere
Anno di pubblicazione: 2015
Prezzo: 13,00 euro