In “Ourika” (Adelphi 2010) di Madam de Duras, la protagonista racconta la propria storia “Fui portata in Francia dal Senegal all’età di due anni, dal cavaliere di B. che d quel paese era il governatore. Mia madre era morta...”. Mentre la nave negriera sta per salpare Monsieur di B. impietositosi dalle urla di disperazione della piccola che sta per essere trascinata a viva forza sul bastimento la compra e in patria l’affida a sua zia la marescialla di B. “la persona più amabile del tempo”.
Ella cresce serenamente insieme ai due nipoti della sua benefattrice, affezionandosi al minore Charles. Ourika bella e sensibile riceve un’educazione perfetta e raffinata. Ma un giorno non vista ascolta una conversazione tra Madame B. ed una sua amica dove comprende che nonostante l’amore che ha ricevuto la sua sarà una vita di isolamento sociale a causa del colore della propria pelle. I suoi sogni crollano come un castello di carte, Ourika ha scoperto di amare Charles promesso sposo ad una giovane ereditiera. A causa del profondo dolore si ammala e sceglie di chiudersi in un convento dove morirà di li a poco.
La storia della piccola e sfortunata Ourika ispirata ad una storia reale, era in voga infatti sia in Inghilterra che in Francia presso la nobiltà la moda di possedere piccoli domestici di colore, piacque a John Fowles il quale trasse l’idea per scrivere nel 1969 The French Lieutenant’s Woman “l’eterno étranger nella società umana”. Fatali in questo caso si rivelano le conseguenze dell’amore per Ourika, amata teneramente dalla sua benefattrice la quale però le impedisce di vivere in maniera completa la sua vita, com’è fatale la passione della giovane per Charles, passione che la porterà ad una morte prematura.
Romanzo breve femminista ed anticipatore, dove è palese l’interesse della Duchessa de Duras per la condizione di sfruttamento della popolazione di colore che aveva avuto modo di notare durante il suo soggiorno in Martinica. Per la prima volta la protagonista è nera e la scrittrice dà assolutamente per scontato il suo diritto all’uguaglianza nella post rivoluzionaria, mondana e cosmopolita Francia. Ricordiamo che Napoleone aveva ripristinato la schiavitù nel 1802 abolita durante la rivoluzione. Ourika altro non è che lo specchio di Claire: alla prima la cosiddetta società civile, con i suoi pregiudizi di razza e di casta, nega il matrimonio, la maternità, la felicità “… ben presto sarei stata respinta da un mondo in cui non potevo per mia natura essere ammessa”. Il vento della rivoluzione aveva portato il diritto alla libertà, alla fraternità e all’uguaglianza per gli individui ma non per le donne, relegate nei loro angusti orizzonti. Allo stesso modo il conformismo sociale costringe Madame de Duras e le altre donne come lei ad una condizione di disagio e di dipendenza. Non resta altro che la scrittura, le belle lettere, la conversazione nei salotti per far volare la fantasia e l’intelligenza.
Claire Duchesse de Duras, nata Claire de Keirsant, nacque nel 1777 e morì nel 1828. Scrisse Ourika nel 1821, suscitando la curiosità e i non sempre benevoli commenti del bel mondo parigino come riporta Benedetta Craveri, studiosa della civiltà letteraria francese, nella sua brillante postfazione al romanzo. Claire, figlia di un ammiraglio liberale discendente da una famiglia dell’antica nobiltà bretone e di una ricca ereditiera creola, vede il proprio padre morire sotto la scure della ghigliottina giacobina. Dopo un soggiorno a Londra diventata Madame de Duras, torna a Parigi e qui apre al 22 di rue de Varenne un famoso salotto letterario dove si discute di politica, si declamano versi e l’autrice legge i suoi romanzi. La rivoluzione francese è solo un ricordo, Napoleone è stato sconfitto. È il periodo della Restaurazione con il ritorno dei Borboni sul trono. Amédée de Duras è diventato il Primo gentiluomo di Luigi XVIII, il quale è vedovo e compete a Claire il compito di ricevere alle Tuileries. Mentre il suo matrimonio traballa a causa delle incomprensioni coniugali e delle tante avventure galanti del Duca, il salotto letterario di Claire è costantemente frequentato da intellettuali quali il naturalista ed esploratore Alexandre von Humboltd, lo storico Villemain, il poeta Louis de Fontines ma soprattutto dal Visconte Francois – René de Chateubriand. Con quest’ultimo, scrittore, politico e diplomatico francese, considerato il fondatore del romanticismo letterario francese, Claire instaura una amorosa amicizia, condivisa da idee politiche, letterarie e progetti, che durerà 28 anni e che l’aiutò a pubblicare i suoi libri. Madame de Duras scrisse tre romanzi, due pubblicati in vita Ourika e Edouard, e uno apparso postumo Olivier ou le secret.
Autore: Madame de Duras
Titolo: Ourika
Editore: Adelphi
Anno di pubblicazione: 2010
Prezzo: 13 euro
Pagine: 169