Saw, la saga degli incassi, il film d’orrore che ha sbancato i botteghini negli ultimi anni arriva anche in libreria. Con “Saw, analisi di un successo annunciato” (Morpheo edizioni, 2008) Fabrizio Fogliato descrive (fino al terzo episodio, data di pubblicazione del libro) il boom avuto dal film horror. Saga che è ormai arrivata al quinto episodio e non smette di far chiacchierare di sè per come è riuscita a ritagliarsi uno spazio davvero importante nel proprio filone cinematografico.
Un successo che non stupisce l’autore. E lo spiega. “La trilogia di Saw (rispetto ai passati Nightmare o Halloween) come corpo unico atto a narrare le vicende del protagonista dall’inizio alla fine e più precisamente dalla vita alla morte”. C’è la nascita del concept-movie dove attraverso più pellicole “si dà forma a un’idea embrionale che apparentemente sembra distaccarsi da ogni significato, così come sembra voler cancellare ogni indicazione autoriale”.
La trilogia di Saw a cui si riferisce l’autore sbeffeggia di continuo lo spettatore generando dubbi e frustrazioni. La novità, che ha scatenato l’effetto traino ai botteghini e dei fan in rete, si trova nel distaccamento dal concetto di “sicurezza”: il controllo non è permesso ai protagonisti e non è concesso allo spettatore. Il libro di Fogliato si pone “l’obiettivo di raccontare un percorso cinematografico anomalo parallelamente alla sinergia che questo crea con lo spettatore. Il fine è quello di argomentare sul substrato narrativo di questa trilogia”.
La trama del film. Due uomini sono incatenati l’uno all’altro in un sotterraneo fatiscente e oscuro. Tra di loro giace un cadavere riverso in una pozza di sangue. Non ricordano nulla e forse non si conoscono nemmeno, ma quella lunga catena che li unisce sarà il viatico per un viaggio allucinante nella sofferenza. Dopo di loro ne verranno altri che fungeranno da cavie per terribili esperimenti sui limiti della sopportazione fisica del Male. L’Enigmista conduce il gioco, le regole vanno rispettate e la scelta è una sola: la vita o la morte. La sua logica è lucida e spietata: non uccide ma fa in modo che le sue vittime si uccidano da sole. Questo libro è un viaggio analitico, senza pregiudizi e senza giudizi su un fenomeno di successo che si rinnova all’uscita di ogni nuovo film. Una trilogia che al cinema ricostruisce la logica delle serie televisive, e che approda al quarto capitolo scompaginando la carte ma ponendo sempre la stessa domanda: vuoi vivere o morire? A te la scelta…
Fabrizio Fogliato è nato a Torino nel 1974. Autore dei saggi Flesh and Redemption: il Cinema di Abel Ferrara e La Visione Negata: il cinema di Michael Haneke (di prossima pubblicazione) per Edizioni Falsopiano, è docente di Linguaggio cinematografico per corsi di video-maker, collabora con Nocturno Cinema ed è redattore del quotidiano on-line La Voce.